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Autore della scheda: Rossetti Vincenzo
Salve, Via Paolo Borsellino
Disponibilità: Sempre disponibile
Ulteriori informazioni:
Le pajare salentine sono tipiche costruzioni in pietra chiamate anche pajaru, pagghiaru, furnieddhu, truddu.
Hanno forma circolare o quadrangolare ed hanno tetto piatto, sono confuse spesso con i trulli di Alberobello che hanno invece il tetto a punta. Sono inoltre simili ai nuraghi della Sardegna. Queste costruzioni rurali sembrano risalire all’epoca bizantina intorno al
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Le pajare salentine sono tipiche costruzioni in pietra chiamate anche pajaru, pagghiaru, furnieddhu, truddu. Hanno forma circolare o quadrangolare ed hanno tetto piatto, sono confuse spesso con i trulli di Alberobello che hanno invece il tetto a punta. Sono inoltre simili ai nuraghi della Sardegna. Queste costruzioni rurali sembrano risalire all’epoca bizantina intorno al 1000 d.C ma le più antiche sembrano addirittura risalire ad un’epoca tra il 2000 a.C. e l’età del Bronzo in Mesopotamia. Le pajare servivano ai contadini, come rifugio per ripararsi da temporali improvvisi o come giaciglio nel quale riposarsi e stare all’ombra ed al riparo dal sole e dall’afa estiva. Ancora oggi, sono utilizzate per lasciare gli attrezzi utilizzati durante il lungo lavoro nei campi. le pajare venivano realizzate dapprima scavando nel terreno per ottenere un piano d’appoggio, ed incastrando poi le rocce tra loro, riempiendo gli spazi vuoti con pietre e sassi più piccoli, seguendo la tecnica della costruzione dei muretti a secco. Le pajare salentine hanno un unico ingresso principale e non hanno finestre, quindi sono molto fresche in estate. Il tetto delle pajare si regge grazie alla forza di gravità e dalle pietre che formano le pareti laterali della costruzione, per salire sul tetto si utilizza una scala laterale esterna sempre in pietra. Sul tetto si mettevano a seccare fichi, peperoni ed altri alimenti conservati poi in barattoli chiamati boccacci. Nella foto principale vediamo la pajara Trausceddhu a Salve. Ha pianta circolare e si sviluppa su 3 livelli, è stata realizzata fra XVIII e XIX secolo, sulla sommità è stata ricavata una colombaia. E' possibile entrare nella pajara e salire sulla struttura perchè è incustodita.
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